Ad ogni atto respiratorio il diaframma effettua una spinta sugli organi sottostanti, creando una sorta di massaggio sugli organi stessi. É scontato quindi che i visceri, sottoposti a tale pressione, si muoveranno su se stessi.
Tale mobilità intrinseca viene chiamata motilità, generata dalla memoria del movimento cellulare embriologico. Questo movimento si ripete incessantemente durante tutta la vita, in modo ritmico e armonico, e quando il movimento é in equilibrio, é sinonimo di una buona vitalità dell’organo stesso.