É una tecnica di natura olistica, ideata dal Dott. William Sutherland negli anni ’30, consiste in leggerissime manipolazioni sulle ossa del cranio e su tutto il rachide fino all’osso sacro, lavorando sul sistema cranio sacrale, chiamato anche “respirazione primaria”, in collegamento con tutto il corpo.
La convinzione degli anatomisti per cui le ossa del cranio fossero fissate e quindi immobili fu messa in discussione alla fine dell’800 e inizio del 900 grazie al Dott. Calvin Cottan, che per primo ipotizzò la presenza all’interno del cranio. La differenza fu fatta dalla possibilità di osservare ossa craniche in soggetti vivi e non solo in soggetti defunti.
Tuttavia questi studi fecero da base per quelli del Dott. John Upledger che dopo aver riscontrato un movimento delle ossa del cranio nel corso di un’operazione chirurgica, nel 1975 insieme ad un team di ricercatori dell’Università del Michigan, iniziò una serie di esperimenti su crani freschi, anziché su quelli chimicamente preservati che venivano generalmente usati nell’ambito della ricerca scientifica. Fu allora che finalmente venne ufficialmente chiarito il dubbio, il cranio non è una struttura rigida ma semirigida, capace di micromovimenti che è anche possibile misurare.
Una delle strutture alla base del sistema craniosacrale é la Dura madre, una membrana densa, fibrosa e non elastica che, insieme all’Aracnoide e alla Pia madre, ricopre il cervello e provvede al nutrimento della sua parte esterna. Questa scende per la colonna vertebrale, avvolge il cervello e il midollo spinale, le terminazione nervose, fino a superare l’osso sacro e a rivestire il coccige.
Il movimento o anche “respirazione” cranio-sacrale è alla base di un meccanismo circolatorio chiamato “marea”, del “liquor”, ovvero del fluido cerebro-spinale che scorre all’interno della dura madre. Il sistema cranio-sacrale è costituito dalla struttura ossea (ossa craniche, colonna vertebrale e osso sacro), dalle membrane meningee (cioè interne al cranio), dal fluido cerebro-spinale detto “liquor” e dalle strutture che regolano la produzione, il riassorbimento e il contenimento del liquido spinale. Il sistema è inoltre collegato al sistema nervoso, circolatorio e linfatico, l’apparato muscolo-scheletrico, al sistema endocrino e al sistema respiratorio. Per questo é evidente come intervenire sul sistema craniosacrale voglia dire innestare un processo che coinvolge l’intero organismo, favorendo il benessere.
Essendo dunque una tecnica dolce e delicata è idonea in molti casi nella cura della sciatalgia, dei mal di schiena, dei traumi da parto, colpi di frusta, emicranie, scoliosi, vertigini e problemi dell’articolazione mandibolare.
Le pressioni non sono superiori a quella di una moneta del peso di 5 grammi o alla pressione sostenibile di un dito sul globo oculare.
Nonostante la delicatezza con la quale viene praticato è in grado di agire sul sistema nervoso centrale, simpatico e parasimpatico, influenzando sia il sistema ormonale che quello immunitario, favorendo l’armonia degli stati emotivi, stimolando quindi uno stato di benessere che, in base al concetto olistico dell’essere umano, favorisce l’armonia tra corpo, mente e spirito.
Per la sua natura non invasiva, il massaggio cranio-sacrale é fortemente indicato sui neonati, sulle persone anziane e sulle donne in gravidanza.