Con il termine bendaggio all’ossido di zinco ci si riferisce ad un particolare tipo di bendaggio basato sull’utilizzo di una benda elastica, non sterile, impregnata con pasta ad alto tenore di ossido di zinco, ad elevata capacità adesiva. Possiede effetti antiedimegi, agisce sul gonfiore.
I produttori dichiarano un elevato potere traspirante ma nella pratica clinica una delle cause più frequenti di autorimozione del bendaggio, contro le indicazioni dei sanitari, è proprio la possibile scarsa tolleranza da parte del paziente, legata al senso di costrizione ed alla scarsa traspirazione associata alla sensazione di fastidio e prurito.
Il bendaggio all’ossido di zinco trova indicazione nel trattamento di:
- Tromboflebiti
- Flebotrombosi e sindromi post-flebitiche
- Varici ulcus-cruris
- Bendaggi di sostegno nelle distorsioni, lussazioni, contusioni.
- Bendaggi di sostegno dopo rimozione del gesso.