Restrizione di spazio nella vita fetale
L’utero dovrebbe accogliere l’embrione in un ambiente più confortevole possibile ma per una moltitudine di cause questo non avviene. Il bacino materno può presentare asimmetrie strutturali legate al sistema muscolo scheletrico, causate delle pareti addominali, forti aderenze cicatriziali in esiti di interventi chirurgici, anomalie della forma dell’utero ed ipertono delle pareti. Inoltre in caso di parti gemellari, la presenza di fibromi, patologie come gestosi riducono lo spazio in utero. Ed è per questo motivo che alla donna che programma una gravidanza si consiglia di fare una visita osteopatica.
L’impegno cranico durante la nascita nel canale del parto è tale che lo stesso ha una grossa capacità di modellamento per potersi “adattare”al canale del parto. Questo modellamento può portare come abbiamo precedentemente detto a pressioni o tensioni craniche che non si risolvono spontaneamente . Ad esempio le ossa parietali sono quelle che subiscono la pressione più importante producendo un accavallamento. L’ossofrontale viene più frequentemente compresso contro il sacro appiattendosi contro il promontorio sacrale. La squama occipitale si verticalizza in caso di parti troppo lunghi dovuto alla lunga permanenza nel canale del parto. I temporali subiscono delle pressioni e degli stiramenti considerevoli con la possibilità di produrre lesioni intraossee che possono portare nel bambino problemi di udito, di otiti ricorrenti ecc…le lesioni intraossee possono verificarsi anche a carico dei condili occipitali creando asimmetrie del foro occipitale. Tale asimmetria si ripercuote sulle zone d’inserzione delle fasce e muscoli sotto-occipitali. Questa eziologia è sempre presente nei casi di scoliosi del lattante e del torcicollo congenito.
Ma le disfunzioni non sono solo a carico delle ossa , ma pressioni e compressioni craniche possono agisce negativamente anche sulle membrane della dura madre (membrane a tensione reciproca) che collegano il cranio per mezzo di un manicotto alla colonna dei 3 diaframmi:
– diaframma cranico
– diaframma respiratorio (costale)
– diaframma pelvico
In stato di “Salute” il movimento di questi 3 diaframmi è sincrono. Traumatismi cranio-sacrali nel bambino creano disequilibri di tensione dando origine a disfunzioni. L’osteopata ricercherà la sincronia e la normalizzazione cranica.
La normalizzazione delle tensioni membranose della dura madre è essenziale nel neonato e nel bambino, per evitare contrazioni del sistema nervoso…